Finiture Green

Produrre sostenibile: la promessa di Coem

1 Ceramiche-Coem_WIDEgres280-Moiré-Clay-120x280

Negli ultimi anni, accanto ai bilanci economici, si sono affiancati anche quelli di sostenibilità, che rispetto ai primi non sono obblighi di legge bensì un “tributo” che ogni azienda dovrebbe consapevolmente fornire alla collettività per rendere conto dei suoi impatti sociali ed ambientali.
Dichiararsi oggi sostenibili sulla carta è la normalità, attuare invece processi aziendali – soprattutto per le aziende produttive – non è sempre facile. Siamo entrati più a fondo nel bilancio di sostenibilità di Coem per comprendere cosa ha già attuato e qual è la loro visione del futuro a tutela dell’ambiente.
Partire dalla riduzione degli sprechi, è già un passo avanti notevole. Coem, ad esempio, utilizza processi produttivi a “circuito chiuso”, con riciclo totale degli scarti crudi e cotti e delle acque di scarto del processo produttivo. Nei suoi due stabilimenti recupera i cascami di calore provenienti dai forni convogliandoli in altri processi termici produttivi che richiedono temperature più basse rispetto alla cottura, come la fase di atomizzazione (essiccazione dell’impasto allo stato liquido “barbottina” per generare l’impasto secco “atomizzato”) la fase di essiccamento post pressatura e formatura del pezzo, il riscaldamento degli ambienti produttivi in inverno. Questo consente di diminuire i consumi termici nonché le emissioni di CO2 associate.
Dal 2010 Coem ha scelto volontariamente di certificare i propri processi e prodotti ottenendo la Certificazione del Sistema di Gestione Ambientale UNI ISO 14001:2015, in conformità con il Regolamento UE EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) per tutti i propri stabilimenti. Tuttavia, è di molti anni prima, precisamente del 2000, il loro marchio Ecogres® per il gres porcellanato, con il quale dichiarano in modo trasparente processi produttivi rispettosi dell’ambiente.
In tempi più recenti invece, nel 2020, è stata ideata la serie Kintsugi per il marchio Ceramica Fioranese prodotta con un contenuto di materiale riciclato superiore al 40%, che si aggiunge ad altre collezioni già realizzate con un contenuto di materiale riciclato variabile tra il 20% e il 40%.

«Nel 2022 oltre alla pubblicazione del nostro report di sostenibilità, abbiamo ottenuto la verifica da parte terza, sulla sostenibilità dei nostri prodotti in base alla nuova norma ISO 17889 -1. Questa norma valorizza i prodotti ceramici che si distinguono per le loro eccellenti performance su tutti e tre i pilastri della sostenibilità – sociale, ambientale ed economica – tramite la misurazione di alcuni parametri oggettivi lungo tutto il ciclo di vita. Tra questi parametri citiamo l’elevato contenuto di riciclato del prodotto, oltre al 90% di materie prime locali, ridotti consumi specifici di acqua e gas» spiega Elisa Tonelli, responsabile ufficio qualità e ambiente di Coem che aggiunge: «sempre nel 2022 abbiamo iniziato un’importante attività di formazione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei nostri stakeholder interni sui criteri ESG, al fine di far crescere tutta l’azienda su temi per noi importanti come digitalizzazione dei processi per la transizione ecologica, ecodesign di prodotto, filiera e acquisti con criteri ESG, decarbonizzazione mitigazione e adattamento. Temi sfidanti che sempre di più dovranno essere affrontati per crescere e innovare in modo sostenibile».

Anche le nuove collezioni, presentate in occasione della Design Week milanese in un allestimento teatrale di grande fascino nel cuore di Brera, uniscono questa componente di produzione sostenibile all’innovazione tecnica ed estetica.

The Art of Tiles_Solferino 11: è questo il nome del progetto che vede protagonisti i due brand Coem e Fioranese in collaborazione con, rispettivamente, Alessandro Pasinelli che ha firmato la collezione Moiré e lo Studio 23 Bassi, autori della collezione Italian Landscape.

Moirè nasce dall’intento di ottenere una superficie in grande formato, grafica, contemporanea e decorativa, dal particolare effetto marezzato ottenuto nella pratica spostando leggermente due griglie sovrapposte con diversa angolatura e l’ausilio di 3 colori per ognuna delle 6 nuances cromatiche in esposizione. Quello che nell’industria grafica era un tempo considerato un difetto, cioè la comparsa indesiderata di striature sfumate, diventa in questa collezione invece il vero valore aggiunto di queste superfici ceramiche.

Italian Landscape invece rievoca le particolari suggestioni prese in prestito dai monumenti e paesaggi italiani che, se osservati con attenzione, ci rivelano una sintesi visiva iconica
e replicabile attraverso una palette cromatica di grande tendenza che si traduce in piastrelle di piccolo formato da 20×20 centimetri.
Grazie alla combinazione di alcune decorazioni e fondi colore che compongono la collezione, l’allestimento studiato per la settimana milanese, trasporta il fruitore con slancio poetico nella rappresentazione astratta di luoghi conosciuti, come il Duomo di Siena e la Basilica di Santa Maria del Fiore a Firenze.

2 Ceramiche-Coem_WIDEgres280-Moiré-Ice-120×280
3 Ceramiche-Coem_WIDEgres280-Moiré-Paprika-Toffee-120×280
Ceramica-Fioranese_Italian-Landscape_1
Ceramica-Fioranese_Italian-Landscape_2

Le ultime notizie


Iscriviti alla newsletter di Finiture Green

Novità e highlights su colori, materiali e finiture pensata per progettisti e aziende design oriented.