Quando si tratta di superfici è sempre più importante definire degli standard di durata e costanza di resa estetica. Nella verniciatura dei serramenti di legno, ad esempio, ci viene incontro l’automazione attraverso l’utilizzo del robot antropomorfo, scelta fatta da Cosatto Legno con il partner CMA Robotics.
Tre generazioni di falegnameria, con l’aggiunta di una quarta generazione nel XIX secolo, hanno visto la trasformazione dell’azienda, negli anni novanta del secolo scorso, da una semplice bottega artigiana a una piccola industria. Principalmente specializzata nella produzione di finestre, persiane, porte e altri serramenti in legno Cosatto Legno, ha sede a Varmo, in provincia di Udine, nel nord-est italiano.
«L’azienda – come dichiara Marco Cosatto, il titolare – è principalmente orientata a soddisfare le esigenze del cliente finale attraverso la collaborazione con il progettista. La nostra massima priorità è la qualità, che si estende dalla fase di costruzione del serramento fino alla finitura e all’installazione. Per questo motivo, quando ho ritenuto che la nostra struttura produttiva e le maestranze fossero pronti, ho fatto significativi investimenti in attrezzature e impianti al fine di garantire un prodotto finale che soddisfacesse le aspettative di una clientela esigente».
Marco Cosatto racconta che ha sempre creduto nell’innovazione come strumento per migliorare l’efficienza dell’organizzazione del lavoro, agevolare gli operatori e, soprattutto, garantire che ogni finestra, porta o altro manufatto prodotto fosse consegnato con la consapevolezza di aver fornito un prodotto di alta qualità al giusto prezzo. Con il papà, mancato nel 2019, avevano però sempre cercato di mantenere, pur industrializzando i processi, una gestione diretta sia con i fornitori che con il personale e il cliente per non snaturare le origini artigianali, legate al “fatto bene” tipico delle realtà familiari, seppur organizzate in modo moderno.
«Nel corso degli anni, ci siamo anche trovati ad affrontare il problema della carenza di manodopera, una sfida reale – continua Marco Cosatto. La nostra intenzione è proprio quella di massimizzare l’automazione di tutte le fasi di lavorazione senza compromettere la qualità del prodotto, mantenendo allo stesso tempo i costi sotto controllo e sfruttando al meglio la forza lavoro già disponibile. Nei prossimi anni affronteremo un periodo caratterizzato da un notevole ricambio di personale, il che rende l’automazione un valido alleato per sostituire i dipendenti che stanno per andare in pensione. Anche gli operatori saranno invitati ad aggiornarsi e accrescere le proprie competenze digitali».
Tra gli ultimi investimenti effettuati, c’è l’automazione del reparto di verniciatura. L’introduzione di un robot antropomorfo della CMA Robotics, una delle aziende italiane all’avanguardia nell’automazione della fase di applicazione, non solo ha risposto all’esigenza di affrontare il problema della disponibilità di operatori, ma ha anche portato a un notevole miglioramento del risultato finale nella verniciatura, della protezione del legno e dell’omogeneità della finitura.
L’inserimento in cabina di verniciatura del robot antropomorfo è stato affiancato da un sistema di trasporto aereo per la movimentazione dei serramenti, che vengono appesi in relazione allo stato di avanzamento della produzione. Ciò significa che non è la produzione che si adegua alle esigenze della verniciatura, ma la programmazione dei diversi cicli disponibili per le differenti finiture fatta in antecedenza, permette di richiamare all’occorrenza il programma corretto. La presenza di un sistema di lettura 3D del pezzo in entrata nella cabina ha reso la produzione tracciabile in ogni fase, aumentando sia la qualità che l’efficienza della produzione.
Il PLC del robot, preimpostato con i programmi di verniciatura, sia per quanto riguarda la movimentazione della pistola di spruzzatura, che per le indicazioni sul ciclo di verniciatura – Cosatto ha scelto di utilizzare un bicomponente all’acqua per la finitura dei serramenti, la cui miscelazione avviene a bordo robot grazie al sistema di Wagner – viene gestito autonomamente dall’operatore che richiama, secondo le necessità, il programma corretto. All’ingresso in cabina lo scanner invia le misure e la tipologia di finestra in modo che il sistema riconosca la procedura di verniciatura corretta.
Corretto posizionamento delle pistole, corretta miscelazione dei componenti della vernice e adeguati parametri (viscosità, temperatura, aria compressa, ecc.) di applicazione del ciclo di verniciatura, tutti dati inseriti nel sistema dall’operatore in base all’esperienza e al risultato che si vuole ottenere, sono il valore aggiunto dell’utilizzo di un sistema automatizzato in verniciatura.
Il sistema di verniciatura che utilizza un robot antropomorfo di CMA Robotics ha chiuso i progetti di automazione e digitalizzazione dell’azienda, «Anche se – conclude Marco Cosatto – stiamo rinnovando altri impianti di produzione, nel reparto di falegnameria: in questo modo riusciremo a ridurre anche le code di consegna che, negli ultimi tempi, a causa dei bonus legati all’edilizia, si sono allungati parecchio».
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