Finiture Green

Due case votate alla bioedilizia, due modi di concepire l’abitare sostenibile

2004

Casa Quattro, progettata da LCA Architetti (Luca Compri Architetti) dimostra come l’impiego di materiali naturali come sughero espanso, legno e paglia di riso rappresentino tecnologie costruttive ormai mature e pronte alla diffusione su ampia scala. Un’architettura estremamente semplice ma dal cuore sostenibile.
Anche la casa progettata da Rubner Haus su progetto della committente è un virtuoso esempio del progettare su misura e di come materiali come il legno e il sughero, si prestino ad assecondare le esigenze di una committenza che sempre più richiede abitazioni sostenibili in cui vivere.

Casa Quattro è a Magnago, un piccolo paese vicino a Milano, e si sviluppa su due piani. Il centro della casa è caratterizzato da uno spazio a doppia altezza pieno di luce naturale, completamente vetrato a nord e parzialmente a sud al fine di instaurare un dialogo diretto con il paesaggio esterno libero da muri che ne ostacolano la vista.
All’esterno, la semplicità della composizione architettonica richiama i piccoli casali e i fienili della campagna lombarda, rendendo la casa un edificio primitivo privo di ogni elemento non essenziale. La natura domina anche sui materiali da costruzione: legno per la struttura di base, paglia di riso e sughero come isolanti; le finiture interne e gli arredi sono in pietra e legno di rovere.
L’unico elemento decorativo fuori da coro riguarda la lavorazione superficiale dell’isolante esterno in sughero a vista. Le lastre in Corkpan tipo Decork, realizzate da Tecnosugheri, sono state pantografate in 3D e decorate in modo eccentrico, in netto ma voluto contrasto con l’anima povera della casa. L’edificio è autoalimentato grazie agli apporti di energia solare passiva e attiva, azzerando consumi ed emissioni di C02; i materiali utilizzati sono quasi completamente naturali e possono essere facilmente riciclati una volta dismesso l’edificio.

Rubner Haus invece dimostra come il legno è in grado di adattarsi ad ogni progetto, come questo della casa in provincia di Cremona, realizzato su progetto di Micaela Crotti, proprietaria di casa laureata in architettura.
L’edificio si presenta come un oggetto delineato da linee e piani, elementi puri a definizione degli spazi, a loro volta liberi da ogni impedimento. Gli ambienti principali delle due abitazioni si affacciano su un cortile privato che beneficia dell’esposizione alla luce del sole a sud ovest.
L’edificio è costruito con il sistema a telaio caratterizzato da travi e montanti in abete rosso, cappotto in sughero che, unitamente alla fibra di legno, creano un involucro salubre e sostenibile, costituito da due corpi abitativi molto simili nell’organizzazione degli spazi, uno di 140 m2 e uno di 100 m2.
In entrambe le abitazioni, la pavimentazione è in parquet rovere con effetto naturale che esalta le venature e tutta la bellezza del legno, nei bagni invece è stato posato il gres porcellanato. Per una scelta di luce, tutte le pareti sono bianche, solo in cucina variano all’azzurro polvere a contrasto con i mobili in brunito e frontali color cipria.

2003
Citare Simone Bossi photo Credit_LCA
_AFF0037_(c) Alberto Franceschi
_AFF0307_(c) Alberto Franceschi
_AFF9990_(c) Alberto Franceschi
_AFF9999_(c) Alberto Franceschi

Le ultime notizie


Iscriviti alla newsletter di Finiture Green

Novità e highlights su colori, materiali e finiture pensata per progettisti e aziende design oriented.