In copertina: Universo expandido II
si riferisce a un intervento in situ dell’artista Raymundo Sesma all’interno della Villa Reale di Monza, nei locali adiacenti al Teatrino del palazzo settecentesco.
Un luogo inteso come supporto tridimensionale nel quale convergono discipline diverse, come la pittura, l’architettura, la geometria e il paesaggio. Lo spettatore come parte integrante dell’opera, costruita come spazio partecipativo, assunta come esperienza spazio-scultorea, in senso lato, e area di espansione del campo percettivo ed emozionale.
Il visitatore è coinvolto in un’esperienza immersiva all’interno dell’opera esperita attraverso il movimento del suo corpo.

L’installazione è il luogo di esplorazione delle dialettiche, scaturite dai nessi e dai legami strutturali degli elementi di cui essa è costituita.
Sesma concepisce lo spazio urbano come un laboratorio per testare emozioni e azioni, uno spazio di riflessione nel quale costruire percorsi e intrecci di trame inaspettate.
Il suo è un approccio al contesto di tipo multidisciplinare, dove convergono l’insieme delle arti e degli artifici.

Il territorio dell’ordinario è emancipato dalla consapevolezza dello spettatore, coinvolto in una avventura di relazioni molteplici, vissute all’interno di un contesto che mette in crisi l’ordinario sguardo sulla contemporaneità e si pone come scenario teorico per ulteriori speculazioni.

La comprensione dell’Universo Espanso 8 implica da parte del fruitore una lettura a 360º del luogo e a sua volta sollecita un’azione pratica che agisce allo stimolo ricevuto dall’esterno.