Finiture Green

Forte impatto estetico nell’ambiente attraverso la ricercatezza delle forme e la scelta di colore e finiture

Intervista a Alberico Crosetto, AD di Antrax IT

I radiatori sono certamente dei prodotti tecnici. Da alcuni decenni hanno anche un impatto estetico sull’ambiente grazie alla ricerca sulle forme, sui materiali e sul colore e le finiture che Antrax IT, azienda orientata all’innovazione, ha seguito con caparbietà fin dalla fondazione. Questo approccio ha determinato l’esistenza di una figura professionale che ha progettato una nuova collezione di colori e finiture, dopo un’attenta analisi, presentata nel nuovo showroom milanese.

Antrax IT nasce nel 1996, ed è riconosciuta nel mercato internazionale per la produzione di radiatori d’arredo dove tecnologia, risparmio energetico e sostenibilità si uniscono a un design ricercato, sviluppato in collaborazione con nomi importanti quali Matteo Thun & Antonio Rodriguez, Victor Vasilev, Daniel Libeskind, Piero Lissoni, Rodolfo Dordoni. «Abbiamo voluto dar vita a sistemi di prodotto personalizzabili in termini di dimensioni e finiture – introduce Alberico Crosetta, fondatore e amministratore delegato di Antrax IT – realizzati in alluminio o acciaio al carbonio 100% riciclabile, con una grande attenzione all’estetica, al risparmio energetico, all’ambiente, alla funzione e ai dettagli».

Scelte strategiche di posizionamento del prodotto: attenzione al design, al colore, alla qualità. Quando nasce questa visione?
Alberico Crosetta: Possiamo dire che sia nata insieme alla Antrax IT o addirittura che sia stato il driver principale da cui abbiamo deciso di fondare l’azienda. Quest’anno celebriamo i 20 anni delle collezioni di radiatori Saturn & Moon (fig. 1) e Tubone (fig. 2), per esempio, che testimoniano come la nostra sensibilità verso un tema di carattere estetico e creativo ma anche la voglia di innovare nel mondo del design di prodotto siano focus perseguiti sin dagli esordi. Prima di essere un’azienda, eravamo distributori di marchi di alta gamma nell’ambito del bagno: evolvevano i rubinetti, i sanitari, le soluzioni doccia e vasca, mentre il mondo del riscaldamento era meno avanzato. Il nostro obiettivo è stato quello di allinearlo agli altri componenti, agendo contemporaneamente sulla forma, la personalizzazione – e qui entra in gioco il nostro interesse verso il colore, rispetto al quale abbiamo da subito costituito un’ampia palette di nuance goffrate, lucide e opache tra cui scegliere – e la qualità, imprescindibile per un prodotto di arredo che vuole posizionarsi su una fascia alta di mercato ed essere sinonimo di Made in Italy.

Considerazione della fase finale della lavorazione (la verniciatura) rispetto all’iter produttivo del prodotto: è un aspetto che partecipa alla progettazione o è considerato solo come fase finale?
Alberico Crosetta: Abbiamo sempre voluto coordinare e concepire insieme forma e colore delle collezioni di radiatori. Le nostre collezioni da un lato affondano le proprie radici in un immaginario storico, dall’altro cercano forme nuove e innovative di espressione estetica. Questa capacità di muoversi in codici stilistici differenti è stata enfatizzata, in fase di progetto, proprio dalla scelta delle finiture: da un lato prodotti come Ghisa (fig. 3), disegnato da Rodolfo Dordoni, o Waffle (fig. 4), firmato invece da Piero Lissoni, si esprimono perfettamente attraverso le verniciature goffrate, più materiche e tattili, che rievocano il passato. Per questi due prodotti, ad esempio, è stata fatta una selezione ad hoc delle finiture disponibili insieme ai designer. Dall’altra parte, piastre lisce o prodotti come Android, Flaps, Loft (fig. 5) o Serie T (fig. 6) per esempio, sono ideali con colorazioni lucide e opache.
Ricordo anche quando abbiamo discusso della possibile evoluzione del modello Teso, un termoarredo a piastra che al centro è attraversato da un maniglione: inizialmente questo accessorio era solo in finitura cromo, mentre abbiamo visto nei mesi successivi alla presentazione come fosse interessante valorizzarne il design realizzando la piastra scaldante e il maniglione tono su tono o ancora a contrasto, in accostamenti del tutto personalizzati e scelti dal cliente. Negli ultimi due anni, poi, stiamo facendo una ricerca mirata di nuove cromie da inserire a catalogo e ognuna di esse è veicolata dal radiatore che meglio le valorizza.

Quale importanza riveste la finitura? Quali caratteristiche tecniche deve avere?
Alberico Crosetta: La finitura è in prima battuta il vestito del radiatore e a seconda della colorazione e dell’effetto – lucido, opaco, materico – fa dello stesso prodotto un oggetto con un’estetica anche molto differente – più elegante, più pop, più minimale. Ma serve anche a definirne le performance tecniche: protegge il metallo (in questo caso l’alluminio 100% riciclabile o l’acciaio al carbonio), impedendone la corrosione e incrementandone la resistenza.

Non solo colore ma anche aspetti sensoriali e materici: ritenete che questa sia una tendenza che appartiene anche al radiatore che è fondamentalmente un prodotto tecnico?
Alberico Crosetta: Il radiatore è certamente un prodotto tecnico ma ha un forte impatto estetico nell’ambiente. È a tutti gli effetti un oggetto di design che incide molto nella percezione di uno spazio, sia esso living, notte o bagno e, al pari degli altri arredi, necessita di una personalizzazione e di un coordinamento con l’interior design. Le diverse caratteristiche delle finiture permettono di fare accostamenti, sia dal punto di vista cromatico, sia da quello materico e sensoriale.

PROGETTO RE – COLOR ANTRAX IT
Sono parte del team Antrax IT da ormai due anni e vi sono entrato quando ancora ero studente, nella fase di preparazione della tesi di laurea.
Ho intrecciato l’esperienza accademica a quella di sviluppo della divisione stile del marchio, lavorando su una ricerca molto dettagliata e approfondita delle tendenze in atto: ho registrato le costanti, le correnti in voga e raccolto ancora gli elementi che ho intravisto ‘in nuce’ per comprendere come da quelli possano scatenarsi dei nuovi scenari nel nostro settore. Parlo qui del ‘nostro settore’, quindi quello dell’interior design e del prodotto di arredo, anche se l’indagine che ho condotto ha coinvolto molteplici ambiti, dal fashion all’accoglienza, alla casa, al lifestyle e beauty fino allo studio delle proprietà materiche e tattili delle finiture.
Dall’indagine sono quindi passato all’archiviazione dei vocabolari linguistici e alla loro catalogazione per poi affrontare la vera e propria fase di progetto: quella che mi ha portato alla sintesi dei dati raccolti, con l’individuazione di trend futuri allineati al mondo Antrax IT e fortemente orientati al colore.
RE-COLOR è quindi il risultato di questo lavoro e descrive il progetto cromatico che ha avuto il suo debutto nel 2023 e che proseguirà in questo nuovo anno, con ulteriori aggiunte. Si tratta di una gamma iniziale di cinque tonalità (2023) che prima non erano a catalogo, accostate ad altre, anche a contrasto, per comporre una moodboard di riferimento su cui strutturare l’interior design. Delle cinque finiture aggiunte, quattro sono goffrate, tattili e materiche, e possono accordarsi con altre dall’effetto lucido o opaco, in un gioco sofisticato di abbinamenti. Ne abbiamo selezionate due per lo styling dello showroom alla precedente Milano Design Week, mentre ognuna delle cinque è stata riferita a una specifica collezione di radiatori per creare immagini d’ispirazione, poi usate per tutta la comunicazione Antrax IT. Ora proseguiamo in questo percorso, con nuove nuance, nuovi scatti, nuovi allestimenti ed eventi in programma, nella volontà di esprimere al massimo l’identità dell’azienda e la sua capacità di personalizzazione che spazia tra oltre 200 colori a catalogo. Nel dizionario della nuova Milano Design Week si parla di ‘sorprendenza’ e stiamo lavorando con entusiasmo e passione per trasmettere questo grande significato.

Michele Seghizzi

Antrax IT

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