La sensibilità nei confronti di un comportamento “sostenibile” nelle attività umane cresce sensibilmente. Non è solo per un atteggiamento “ecologista” ma è ormai chiaro a tutti che l’equazione non inquinare = risparmiare si applica a tutte le attività umane. Bisogna anche aggiungere che, siccome gran parte della vita dell’uomo si svolge all’interno degli edifici (case, uffici, scuole, fabbriche, e così via), è necessario aumentare l’attenzione per la qualità dell’aria che respiriamo.

I nuovi edifici vengono costruiti utilizzando tecnologie e materiali che consentono sempre più di controllare i consumi energetici: la conseguenza è che sono anche sempre meno permeabili all’aria, cosa che diminuisce i ricambi e aumenta la permanenza di sostanze inquinanti all’interno degli ambienti. La consapevolezza della necessità di controllare i consumi in generale, inoltre, e di aumentare i fattori di benessere delle persone, ha dato impulso alla diffusione a livello mondiale di certificazioni che garantiscono il rispetto di alcuni criteri di costruzione, come ad esempio il sistema LEED, che considera gli edifici da diversi punti di vista, non solo energetico, ma anche ambientale, sociale, e prevede la scelta dei materiali da utilizzare, e dei processi produttivi, consentendo di aumentare il livello di qualità attraverso l’acquisizione di “crediti”. La definizione di livelli di certificazione è una garanzia di trasparenza per l’abitante. Negli USA, dove esiste uno schema, chiamato “LEVEL”, di rating e di certificazione per la valutazione del grado di sostenibilità ambientale e sociale dei mobili, questi ultimi concorrono ad aumentare i crediti nel calcolo finale della certificazione LEED.

 

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