Al via la 18° Mostra Internazionale di Architettura “The Laboratory of the Future” curata da Lesley Lokko

OVERVIEW

“The Laboratory of the Future” apre i battenti dal 20 maggio al 26 novembre ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera a Venezia. La mostra, divisa in sei parti, conta 89 partecipanti, di cui oltre la metà provenienti dall’Africa o dalla diaspora africana.

E questa biennale, la prima ad essere curata da una donna di colore, mette al centro anche l’equilibrio di genere e una età media dei partecipanti di 43 anni, che scende a 37 nella sezione Progetti Speciali della Curatrice, in cui il più giovane ha 24 anni.

 

Per la prima volta, i riflettori sono puntati sull’Africa e sulla sua diaspora, su quella cultura fluida e intrecciata di persone di origine africana che oggi abbraccia il mondo che si accompagna all’immaginazione, strumento principe e decisivo. È impossibile costruire un mondo migliore se prima non lo si immagina” ha spiegato Lesley Lokko.

 

The Laboratory of the Future inizia nel Padiglione Centrale ai Giardini, dove sono stati riuniti 16 studi che rappresentano un distillato di force majeure (forza maggiore) della produzione architettonica africana e diasporica. Si sposta poi nel complesso dell’Arsenale, con la sezione Dangerous Liaisons (Relazioni Pericolose) – presente anche a Forte Marghera, a Mestre – affiancata a quella dei Progetti Speciali della Curatrice, che per la prima volta è una categoria vasta quanto le altre. In entrambi gli spazi sono presenti opere di giovani “practitioner” africani e diasporici, i Guests from the Future (Ospiti dal Futuro), il cui lavoro si confronta direttamente con i due temi della Mostra, la decolonizzazione e la decarbonizzazione, fornendo un’istantanea delle pratiche e delle modalità future di vedere e di stare al mondo.

 

Un appuntamento di riflessione sull’architettura da mettere in calendario.

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Project
  • The Laboratory of the Future
What
  • Mostra internazionale di architettura
Who
Lesley Lokko
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