Progetto colore Rapallo_Boero (4)

La rilevanza della cultura del colore nell’ambito del progetto dell’architettura e degli spazi pubblici è evidente nella riqualificazione della città di Rapallo. Un progetto condiviso e partecipato che ha coinvolto i cittadini interessando la città nel suo complesso, messa a dura prova dopo i drammatici eventi climatici del 2018. Ne abbiamo parlato con Francesca Salvarani che ha progettato il piano colore.

La proposta di uno studio delle cromie di alcuni ambiti di Rapallo, redatta dall’arch. Francesca Salvarani, su incarico del Comune di Rapallo, nasce dall’esigenza di tutelare, preservare e tramandare, importanti testimonianze decorative e cromatiche e fornire all’Amministrazione uno strumento che permetta agli Uffici una più agevole gestione degli interventi di manutenzione straordinaria dei fronti degli edifici.

Il Comune di Rapallo rappresenta un contesto urbano ed architettonico di notevole valore, nel quale si rileva la necessità di approfondire il tema colore, al fine di infondere la cultura della conservazione del patrimonio decorativo e cromatico e salvaguardare le caratteristiche materiche, grazie ad un atteggiamento lungimirante dell’Amministrazione Comunale.

Rapallo è una città costiera della Riviera Ligure di Levante, con un lungo affaccio sul mare, caratterizzato da edifici risalenti all’Ottocento e al Novecento, che testimoniano la sua storia di importante cittadina, meta di turismo da sempre nei secoli.

Lo studio e progettazione del colore si compone di schedature operative per 62 edifici, che presentano caratteri tipici dell’architettura ligure costiera, e che si trovano in avanzato stato di degrado e da studi approfonditi su edifici di notevole interesse.

Per cinque edifici, inoltre, è stato redatto il rilievo e il progetto dei paramenti cromatico decorativi di facciata, al fine di indicare una metodologia per la realizzazione di altri edifici di analogo rilievo.

La progettazione si compone anche di strumenti di conoscenza del colore che permettono di arrivare a studiare cromie locali tipiche, successioni e frequenze cromatiche, che, senza ovviamente semplificare, permettono di acquisire una maggiore conoscenza del fenomeno colore.

In questo modo si arriva ad individuare, sia nell’edilizia di base che in quella monumentale, le gamme di tinte legate alla tradizione locale, ancora oggi leggibili e conservate, corrispondenti a famiglie di colori che rispettano le tinte cromatiche del luogo e che, per esempio, si ritrovano nelle terre, nelle argille, nelle pietre e nei materiali naturali locali.

Si precisa che questi studi non hanno l’obiettivo di sintetizzare la complessità del colore dell’edificato in pochi esempi riassuntivi, infatti la cromaticità di un ambiente costruito deve rimanere molteplice e varia, e soprattutto ricca e non standardizzata a pochi colori.

Project

Luogo e Committente: Città di Rapallo

Oggetto: Studio e progettazione del colore degli edifici a Rapallo

Progettista: Arch. Francesca Salvarani

Persone

Sindaco: Carlo Bagnasco

Responsabile del Procedimento: arch. Rodolfo Orgiu

Referente Ufficio Urbanistica e Paesaggio: geom. Stefano Lavoratori

Referente esterno: arch. Giovanni Giardini

Partner tecnico: Boero Bartolomeo S.p.A.

Intervento

Studio e progettazione del colore degli edifici per gli ambiti Centro Storico, Via Mazzini, Via Venezia, Piazza Garibaldi, Via Magenta, Corso Mameli, Corso Assereto, Piazzale Cile, Via della Libertà e Piazzale Genova a Rapallo.

CIG: Z5B33164A3

Gli edifici selezionati si trovano in diverse vie che ben rappresentano la tipologia cromatico decorativa legata all’epoca di realizzazione, e quindi non solo nell’Ambito di Conservazione del Centro ma anche nell’Ambito di riqualificazione dei Sistemi urbani da consolidare.

La metodologia di questo lavoro, di approccio scientifico e progettuale, comprende diversi momenti conoscitivi, utili per la comprensione del fronte dell’edificio, con l’obiettivo di ricostruire la geometria delle decorazioni, la conoscenza delle cromie, al fine di arrivare alla proposta progettuale, che scaturisce direttamente dalla conoscenza acquisita.

Fondamentale è lo studio dei materiali che costituiscono la superficie esterna degli edifici: intonaci e pellicole cromatiche, insieme alla natura dei pigmenti antichi utilizzati e alle tecniche esecutive locali.

La fase di rilievo della consistenza architettonico/cromatica, unita alle indagini sui materiali, portano ad un risultato finale rappresentato da tre distinti momenti: il livello puntuale svolto attraverso la schedatura analitica applicata agli edifici, per la prima parte riguardante il rilevo e per la seconda il progetto, ed infine un corpo di norme tecniche operative che scaturiscono direttamente dalla fase di diagnosi.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici è stata molto importante la collaborazione con Boero Bartolomeo S.p.A., leader nel settore dei prodotti vernicianti per edilizia, che ha attivato e concluso negli ultimi anni uno studio specifico che ha portato allo sviluppo di una gamma di prodotti e alla creazione di un programma di lavoro, dedicati alla manutenzione ed al restauro, operativo su tutto il territorio nazionale.

Per contribuire alla realizzazione di questo progetto i tecnici della Boero si sono affiancati alla progettista per la verifica delle cromie, la realizzazione di analisi stratigrafiche, la produzione della sintesi dei colori maggiormente ricorrenti e la produzione di una brochure illustrativa dedicata al progetto.

Il progetto delle componenti cromatiche del fronte, si esprime attraverso la descrizione della tipologia di intervento cromatico decorativo, associato al grafico o alla fotografia del prospetto, con l’indicazione delle colorazioni individuate. Particolare attenzione è stata posta allo studio delle tracce cromatiche presenti nei basamenti, che in alcuni casi hanno suggerito l’ipotesi di riproporre basamenti bugnati preesistenti.

I progetti cromatici degli edifici specifici hanno individuato delle soluzioni che sono state proposte nelle tavole grafiche realizzate, nelle quali il confronto tra il rilievo e il progetto cromatico decorativo evidenzia le scelte operate.

Le indicazioni progettuali sono dettate da un approccio di valorizzazione e mantenimento delle caratteristiche peculiari del costruito, secondo alcuni criteri generali:

– mantenere e ripristinare le decorazioni di facciata,

– realizzare interventi di qualità e durata,

– conservare la riconoscibilità storica del fronte e dell’edificio in genere,

– conservare i materiali locali e se possibile naturali, e le relative tecnologie,

– applicare tinte legate alla vita dell’edificio e verificate nel contesto, opportunamente rielaborate in funzione della tecnica di applicazione,

– verificare la compatibilità dei materiali e delle tecniche da impiegare anche alla luce di nuovi prodotti inseriti sul mercato,

– individuare accorgimenti architettonici e tecnici atti ad occultare impianti e locali tecnici,

– prevedere una costante manutenzione ordinaria, eseguita secondo criteri corretti.

Risulta anche interessante riassumere tutti i dati raccolti ed elaborati in tabelle relative alla sintesi dei dati cromatici di rilievo e di progetto, che restituiscono l’immagine della diffusione del colore nella città di Rapallo.

Nello specifico si può quindi desumere che circa il 27 % delle colorazioni degli edifici è riferito a tinte della famiglia della terra di Siena nelle sue varie sfumature. Se a questa famiglia aggiungiamo quella dei gialli più chiari, che è diffusa con il 13 %, quella della terra di Siena chiara, diffusa per il 10 %, con quella dei gialli più intensi, presente con l’8 %, possiamo dire che questa famiglia unificata di Terra di Siena/ gialli è presente nel 58 % dei casi. Le altre colorazioni presenti fanno riferimento alla famiglia dei rosa con una diffusione dell’8, alla famiglia dei verdi, che è presente con una percentuale pari al 13 %. A seguire troviamo la famiglia dei rossi con il 5 % circa. Infine con il 3 % troviamo le famiglie dell’arancio intenso, e un valore cumulativo di 13 % che riassume tutte le altre colorazioni.

Le stesse analisi vengono riportate anche per le colorazioni dei serramenti esterni, dove tutti i casi rilevati sono nuovamente suddivisi per famiglie di verdi, di Terra di Siena e di marroni.

La fase operativa del progetto colore rappresenta un processo fondamentale per determinare l’applicabilità di norme e linee guida da seguire in sede di esecuzione degli interventi di rifacimento dei fronti degli edifici, soprattutto per quanto riguarda le procedure, la tipologia dell’intervento e i rapporti dei manufatti tra di loro.

L’analisi dei fronti oggetto di intervento ha portato alla definizione di tipologie di intervento specifiche, che potranno essere applicate in funzione del pregio del fronte, dello stato di conservazione e della tipologia di intervento, che può, quindi, rientrare nell’ambito della manutenzione ordinaria, straordinaria, risanamento conservativo e restauro.

L’esperienza dei progetti colore ha dimostrato che è opportuno anche programmare processi di monitoraggio degli interventi, sia per portare a compimento le previsioni progettuali previste, nei casi oggetto di studio, che affiancare i proprietari, i tecnici e gli operatori, nell’esecuzione degli interventi relativi ad edifici non oggetto di studio, al fine di perseguire soluzioni complessive in linea con la progettazione sviluppata.

Questa fase operativa, i cui adempimenti potranno essere riassunti all’interno di una scheda di monitoraggio, darà la possibilità di semplificare e uniformare le procedure che già ora l’amministrazione prevede per la realizzazione degli interventi, fornendo altresì la possibilità di costituire una banca dati riferita a tutti gli interventi sui fronti, che potrebbe divenire un ulteriore strumento innovativo, utile per la progettazione cromatica, non solo dell’edilizia storica, ma anche di quella contemporanea.

La fase attuativa è già stata avviata, in forma volontaria, in relazione ad alcuni interventi che sono stati realizzati durante la redazione del progetto, e che hanno dimostrato un’operatività estremamente fluida e risultati condivisi di notevole qualità.

Questo percorso conferma l’idea che il decoro dei fabbricati è un elemento di interesse pubblico per l’intera collettività, poiché si tratta sempre di una scenografia che valorizza e distingue un territorio. Ne consegue che a livello progettuale, l’approccio al recupero dei fronti degli edifici, deve tenere conto di una necessaria sensibilità, volta non solo a conservare ma anche a tramandare il linguaggio espressivo con cui una comunità si è evoluta, e che rappresenta un elemento di landmark, che può associare Rapallo alla qualità del costruito, in modo da trasmettere una nuova dimensione esperienziale agli abitanti e ai visitatori di Rapallo.